Noh e Kyogen
Durante lo scorso Carnevale, Yawara Venezia ha organizzato un allenamento speciale per i bambini ed i ragazzi facendo indossare a tutti delle semplici riproduzioni in carta delle maschere del teatro tradizionale giapponese! Riportiamo qui di seguito una breve introduzione sul Nogaku 能楽 ed il significato delle maschere.
Le forme di teatro tradizionale giapponese chiamate Noh 能 e Kyogen 狂言 si svilupparono insieme nel XIV° secolo durante il periodo Muromachi 室町 (1333-1573). Oggi, esse sono pensate assieme come l'arte del Nogaku o come Noh e Kyogen.
Noh è una specie di dramma simbolico caratterizzato dall'effetto estetico pieno di grazia e di quieta eleganza che può essere espresso dalla parola Yugen 幽玄 (elegante, raffinato, bellezza allusiva). I suoi soggetti sono tratti dalla storia o dalla letteratura classica ed è strutturato attorno alla canzone e alla danza. Una degli elementi più evidenti è che l'attore principale indossa una maschera di eccezionale bellezza creata da maestri artigiani secondo antiche ed elaborate tecniche di lavorazione del legno. Il tema della rappresentazione Noh è incentrato principalmente sul destino umano piuttosto che sugli eventi, e si sviluppa in una forma teatrale altamente stilizzata e raffinata sopra un palcoscenico estremamente semplice.
Kyogen, invece, è una specie di dramma parlato basato sulla risata e la comicità. In contrasto con il Noh, esso utilizza come soggetto della rappresentazione la quotidianità della vita delle persone comuni nella società feudale o le fiabe del folclore e ritrae realisticamente la figura tipo dell'"uomo qualunque". Questa arte dinamica dove il personaggio principale è un servitore di nome Taro Kaja, evoca un umorismo gentile e divertente.
Fin dai tempi più antichi, Noh e Kyogen sono stati rappresentati sullo stesso palcoscenico. Sia Noh, attraverso la ricerca di una simbolica e ideale bellezza, che Kyogen, con l'espressione realistica dell'umorismo, ritraggono la vera essenza della natura umana e sono giunti fino a noi nella mutua complementarità di questi ruoli.
In tempi moderni, Noh e Kyogen sono stati entrambi molto acclamati in tutto il mondo per il loro grande valore artistico e, nel 2001, l'UNESCO ha aggiunto la doppia arte del Nogaku alla sua lista del Patrimonio Culturale Immateriale come Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità.
Tutte le maschere hanno la caratteristica di cambiare espressione a seconda della prospettiva da cui vengono osservate, cosa che ovviamente può essere percepita solamente con le maschere originali tridimensionali.
Le maschere Noh e Kyogen, chiamate Omote 面 (lett., "faccia") di cui solo alcune sono state riprodotte in occasione dell’allenamento speciale della Yawara Venezia, possono essere suddivise nei seguenti gruppi principali (cliccando sull’immagine si accede ad un sito con le foto delle maschere del gruppo):
1.尉系 JOKEI - Maschere di uomini anziani
ISHIO-JO - Dal nome del suo creatore Ishiobe. Rappresenta un anziano dall'animo gentile.
MAI-JO - Mai significa rappresentazione. Questa maschera mostra una vecchia divinità, incarnazione di un secolare albero di pino.
SHIWA-JO - Shiwa vuol dire rughe. La maschera rappresenta semplicemente un anziano con rughe.
WARAI-JO - Warai vuol dire ridere. La maschera è dunque utilizzata per rappresentare un anziano allegro e luminoso.
2.鬼神系 KIJINKEI - Maschere delle divinità feroci
KUROHIGE - Letteralmente "baffi neri"
SHIKAMI - La maschera mostra l'estrema agitazione ed è usata per rappresentare lo spirito demoniaco e la rabbia maschile.
SHISHIGUCHI - "bocca del cane-leone". Lo spirito del mitico cane-leone karashishi
O-TOBIDE - La maschera esprime lo spavento. Incarnazione di un pubblico servitore che diventa il dio del tuono. Viene usato per il ruolo di demoni che si muovono rapidamente e violentemente.
KO-TOBIDE - ko che vuol dire piccolo, la distingue dalla precedente maschera. Utilizzata per il ruolo di spirito della volpe o demone.
KIBA-TOBIDE - kiba significa zanna.
O-BESHIMI - Rappresentazione del viso della figura mitica del Tengu. Beshimi indica la bocca stretta e fermamente chiusa come se resistesse all'esplosione di una risata.
3.女系 ONNAKEI - Maschere di donna
Queste maschere straordinarie che spesso sembrano tutte uguali in realtà si distinguono da piccoli particolari la trama dei capelli e la forma delle labbra.
SHAKUMI - Raffigurazione della donna di mezza età.
ZO-ONNA - Rappresenta la calma, la purezza e l'immagine pacifica delle divinità dell'antico Giappone.
WAKA-ONNA - Giovane donna dall'elegante bellezza.
KO-OMOTE - Rappresenta la donna molto giovane e bella.
4.男系 OTOKOKEI - Maschere di uomo
YORIMASA - Rappresenta il viso di un personaggio storico, nipote di Minamoto Raiko.
JUROKU - Letteralmente "sedicenne". Rappresenta l'adolescente.
SHOJO - Spiritello che ama il sake (bevanda alcolica).
HEITA - Soldato coraggioso.
CHUJO - Faccia di uomo bello. Utilizzato per il ruolo di adulto aristocratico.
KANTAN-OTOKO - Utilizzato per il ruolo del giovane Rosei, preoccupato per la ricerca del senso della vita.
5.怨霊系 ONRYOKEI - Maschere degli spiriti vendicativi
JA - Lett.,"serpente". Antica maschera precursore di Hannya.
SHINJA - Lett.,"vero serpente". Antica maschera precursore di Hannya.
DEIJA - Dei vuol dire "oro". Simile a Hannya, mostra un'espressione più animalesca.
HANNYA - La maschera, forse, più famosa. Mostra la furia della donna trasformata in un demone per rabbia o gelosia.
KO-HANNYA - Vecchio Hannya.
SHIROHANNYA - Hannya bianco.
DEIGAN - la donna persistentemente devota ad un unico amore.
6.狂言面 KYOGENMEN - Maschere Kyogen
BUAKU - La versione Kyogen della maschera Beshimi. Sebbene rappresenti un demone ha un'espressione comica.
AZUKI-BUAKU - Buaku color azuki (tipo di fagioli rossi)
AO-BUAKU - Buaku di colore blu.
ONI-BUAKU - Buaku-demone.
SARU - Scimmia
KO-SARU - Piccola scimmia
DAIKOKU - Grande uomo nero
FUKUNOKAMI - Dio della fortuna
KENTOKU - Utilizzato per rappresentare lo spirito di creature non-umane come cavalli, bovini, cani e granchi.
TAKA - Incarnazione di una divinità. A volte manifestazione umana di un falco.
T.W.
Nota: per ulteriori informazioni sul Nogaku segnaliamo,
http://www2.ntj.jac.go.jp/unesco/noh/en/index.html
http://internationalnohinstituteitaly.wordpress.com/
20 marzo 2011
yawara venezia
Hajime