“Judo è il miglior impiego dell’energia per giungere ad amicizia e mutua prosperità.
Storicamente eredita l’esperienza guerriera e la tecnica del Ju-Jutsu fondendole in un gioco incruento che tuttavia educa al coraggio, alla disciplina, alla considerazione della vita e della morte. Solo quando si sia superato il concetto di vittoria o sconfitta si giunge a porre il piede sulla “Via”. Bisogna superare il desiderio di battere l’avversario per giungere a combattere il proprio ego nello sforzo di migliorarsi.”
Maestro Pierluigi Giabardo
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Introduction
Ju-do
La parola è formata da due ideogrammi. Ju che da solo si legge Yawara, esprime il concetto di cedevolezza, morbidezza, flessibilità, docilità.
Il secondo Do che da solo si legge Michi, esprime il concetto di strada, percorso, via.
Dunque Judo significa “La via della cedevolezza”.
Sei-ryoku-zen-yo
La parola composta dai primi due ideogrammi, Sei-ryoku, esprime il concetto di energia, vigore sia fisico che mentale.
Gli ultimi due ideogrammi indicano la parola Zen-yo che significa “buon uso e buon proposito”.
Quindi il tutto può essere tradotto con la massima: “Il miglior impiego dell’energia”.
Ji-ta-kyo-ei
Il primo ideogramma Ji, significa “se stesso, la nostra persona”, mentre il secondo Ta, “altro, l’altro da noi”.
Kyo-ei indica “prosperare in amicizia, di comune accordo”.
Quindi il tutto può essere tradotto con la massima: “Io e gli altri in amicizia e mutua prosperità”.
Nel 1922 il prof. Jigoro Kano dichiara completata la formula del Kodokan-Judo di cui espone pubblicamente le due massime fondamentali contenenti i principi e gli scopi principali: Sei-ryoku-zen-yo, Ji-ta-kyo-ei.
Per informazioni più dettagliate sulla storia del Kodokan-Judo e del suo metodo, suggeriamo la consultazione di:
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•Jigoro Kano, Kodokan Judo, Verona 1977
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•Jigoro Kano, Fondamenti del Judo, Milano-Trento 1997
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•Jigoro Kano, Judo Jujutsu, Roma 1995
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•http://www.kodokan.org/e_basic/index_kodokan.html (english)
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